Le micosi nel gatto

Sono colpiti con particolare frequenza da dermatofiti (funghi della pelle) la testa, le orecchie e gli arti. In queste zone si evidenziano chiazze senza pelo, a volte accompagnate da arrossamento, desquamazione e croste. In questo contesto può insorgere anche un prurito molto fastidioso per il gatto. Se il gatto lecca o mordicchia queste zone, la malattia può aggravarsi e possono insorgere infiammazioni.
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Come si riconosce una micosi nei gatti?

Vi sono diversi metodi per individuare e diagnosticare correttamente una micosi. Alcuni ceppi sono già visibili con una speciale illuminazione. Al microscopio è possibile individuare le spore dei funghi. Con una coltura del fungo, dopo un periodo di quattro settimane circa è possibile stabilire il genere preciso del fungo. Un altro metodo per dimostrare la micosi è il prelievo di un campione di pelle (biopsia). Di particolare importanza: in presenza dei sintomi di fungo cutaneo, si deve essere prudenti perché i dermatofiti si trasmettono anche ad altri animali e all’uomo.

 

Trattamento efficace della micosi

Una delle difficoltà che presenta una micosi è la complessità del trattamento. A parte il gatto stesso, bisogna trattare scrupolosamente più volte tutti gli oggetti nell’ambiente dell’animale per disinfettarli efficacemente. Questo significa anche lavare più volte accuratamente ogni indumento, stoffa, coperta, cuscino ecc. Il trattamento del gatto stesso e la consulenza sulla disinfezione corretta dell’abitazione devono essere di assoluta competenza del veterinario. Anche in questo caso è opportuno favorire la rigenerazione della cute con l’alimentazione.